Lettera di fine anno del Presidente

Cari Amici e Colleghi,
anche quest'anno è velocemente fuggito e l'occasione delle festività si presenta utile per quella periodica riflessione sulla situazione delle nostre professioni e della nostra Associazione, che tradizionalmente ci scambiamo alla fine dell'anno.
Le novità nel 2023 non sono certo mancate.
Sotto il profilo lavorativo, il settore pubblico - infrastrutture, architettura, rigenerazione urbana - ha proseguito nel suo trend positivo derivante dai finanziamenti europei, che si sono riflessi non soltanto sui grandi lavori riservati alle poche realtà maggiormente strutturate, ma anche su quelli minori per dimensioni, sui quali è impegnata la maggioranza dei colleghi. Quindi è questa una contingenza sicuramente positiva, della quale peraltro s'intravede prossima la criticità, in corrispondenza dell'avvicinarsi di termini tassativi di consegna dell'insieme delle opere finanziate. Termini che finiranno per sovrapporsi pericolosamente alle scadenze di quel superbonus, che volge ormai alla sua preannunciata conclusione.
A tale riguardo, il settore delle costruzioni private, pur in parte trascinato dagli investimenti strutturali pubblici, è stato meno vivace e secondo la maggior parte delle previsioni degli esperti subirà altre incertezze e contrazioni, già a partire dal 2024 ormai alle porte.
Anche sotto il profilo normativo, non sono mancati i provvedimenti destinati ad apportare considerevoli effetti sulla nostra attività e alcuni di questi, anche tra quelli da noi stessi più volte sollecitati, destano preoccupazione e a volte contrarietà, soprattutto a causa dell'essere stati calati dal Governo in un contesto non adeguatamente armonizzato.
Ci riferiamo ai principali, tra i quali spicca l'equo compenso, che inizia ad essere applicato sistematicamente nell'ambito dei lavori pubblici. È evidente che questa norma cardine è molto positiva per la remunerazione della nostra attività, ma che sta provocando anche effetti a catena sulle soglie degli incarichi "fiduciari" attribuibili dalle amministrazioni in forma diretta (dei quali dovremmo trovare un modo per favorire la prosecuzione, in un quadro di trasparenza e rotazione).
Bisogna considerare inoltre l'incidenza dirompente della riduzione da dieci a tre anni, della validità massima dei titoli per la partecipazione alle gare. Questo provvedimento scioglie brutalmente un nodo intorno al quale si argomenta da decenni: la dimensione troppo piccola degli studi libero professionali italiani. Ma questo provvedimento attribuisce molta più importanza alla struttura e all'organizzazione dello studio, che alla capacità e all'esperienza del professionista. Abbiamo tentato d'incidere con numerose osservazioni durante la discussione di questo scottante provvedimento, che in assenza di tempestive mediazioni, correttivi e aggiustamenti è destinato sin da ieri a determinare una drastica riduzione degli studi che potranno essere ammessi alle gare pubbliche. Di contro, questa norma rende indifferibile attivare processi di costituzione di raggruppamenti e reti tra studi, in forme meno temporanee e virtuali che nel recente passato: certamente formule non facili, ma indispensabili per la stessa permanenza in forma autonoma dei singoli soggetti sul mercato. Contemporaneamente dobbiamo soffermarci a ragionare sulla gradazione della super-specializzazione e sulla conseguente frammentazione dei saperi degli ingegneri e architetti. In questo senso è in fase avanzata un processo che comprime l'impostazione culturale "olistica", in quanto umanistica, del nostro lavoro. È ciò vale tanto per chi è più concentrato sulla soluzione tecnica dei problemi, quanto per chi è orientato verso l'individuazione e il settaggio culturale dei temi della città, del patrimonio e del paesaggio.
Sotto questo stesso profilo, diventa altrettanto urgente, per chi non l'ha ancora iniziato, individuare un cammino per corrispondere all'obbligo dell'applicazione del BIM nelle progettazioni pubbliche, obbligo che sarà un altro elemento fondamentale nella progressiva trasformazione della nostra professione in un'attività sempre più tecnica e sotto certi aspetti standardizzata e che costituisce un passaggio cruciale, che non possiamo permetterci di subire acriticamente.
Anche la progressiva ma inevitabile applicazione di questi fattori nell'ambito dei lavori privati è destinata a provocare effetti imprevedibili e di difficile gestione. In questo senso diverrà determinante la capacità di autoregolazione del sistema ordinistico, in termini di tempestività, efficacia e sistematica applicazione delle normative deontologiche, che altrimenti rischiano di tradursi, com'è purtroppo accaduto in passato, in ulteriori turbative del mercato, anziché in un armonioso fattore di positivo accompagnamento di una trasformazione radicale dei rapporti economici con la committenza.
ALA si è battuta costantemente su tutti questi temi e su molti altri, con documenti che sono arrivati al Tavolo Paritetico presso Inarcassa e alle Audizioni Parlamentari, con Confprofessioni. ALA proseguirà anche in futuro ad elaborare prese di posizione sulla stampa e continuerà a battersi per segnalare le urgenze e i temi strutturali, proponendo analisi e schemi di soluzione, per contribuire ad ottenere il miglioramento di queste ed altre criticità.
Dobbiamo del resto prendere atto che queste trasformazioni sono imposte dall'attualità al nostro mestiere comune. Quindi con coraggio e un po' di ottimismo dobbiamo proseguire nello sforzo di difendere le nostre specificità, di sviluppare i nostri studi, non solo per il bene degli architetti e degli ingegneri italiani, delle loro famiglie, dei loro collaboratori, ma anche nell'interesse generale dell'Italia, che ha necessità di trasformare e conservare il territorio e la Città, attraverso interventi di assoluta qualità. Difendere con successo la nostra attività e il nostro ruolo comporta riflessi diretti sul benessere dell'intera economia e della società nazionale, che entrambe traggono utilità dalla nostra capacità d'essere attenti alla generalità, ma anche ai singoli casi, con l'attenzione e la dedizione che soltanto la professione espressa in forma fiduciaria, può assicurare.
Anche il giudizio positivo dei visitatori stranieri sul nostro Paese, oltre che alimentarsi di indiscusse tradizioni secolari, è inevitabilmente riferito anche al presente, o almeno a quella storia recente, alla quale l'architettura e l'ingegneria italiana hanno sempre dato forma.
Dobbiamo quindi mantenere la percezione e la convinzione e convincerne i nostri interlocutori, che le nostre progettazioni sono una delle espressioni dell'interesse pubblico nazionale. Questa consapevolezza nello stesso tempo, ci avverte di quanto rischiamo d'essere corresponsabili per errori o anche solo per omissioni, nelle trasformazioni del territorio e del paesaggio urbano.

Anche nell'anno che sta per concludersi, l'impegno e la serietà dei nostri esponenti hanno fatto conquistare nuovi traguardi, grazie anche al lavoro di squadra con Confprofessioni e con la Fondazione Inarcassa; un impegno che ci ha consentito di essere tenacemente presenti, direttamente e indirettamente, alle consultazioni parlamentari dove si discutono i nostri destini, dove ci siamo battuti e ci batteremo con argomenti forti e con crescente costanza e determinazione.
Anche grazie alla rete alla quale appartiene, ALA riesce a massimizzare la propria linea politica, la comunicazione delle attività svolte e ad esprimere ai tavoli governativi territoriali e nazionali, analisi e proposte aggiornate, sui principali problemi di settore.
Come di consueto questo lavoro è riscontrabile attraverso la lettura degli interventi pubblicati nella Sezione Editoriali del nostro sito, i cui contenuti v'invitiamo a diffondere presso i colleghi, contenuti che vi chiediamo di contribuire a sviluppare ulteriormente per il futuro, con idee e contributi scritti.

Per passare all'attività interna, la Giunta nazionale si è riunita 16 volte, sempre per via telematica, quasi sempre con la partecipazione di altri esponenti nazionali e regionali, di volta in volta invitati.
Abbiamo rafforzato ovunque possibile le Giunte regionali, ampliando così la partecipazione e la presenza nei territori.
Abbiamo ripreso i corsi di formazione professionale con l'Università La Sapienza di Roma, che è una delle attività che meglio ci accreditano.
ALA ha proseguito a sviluppare collaborazioni importanti, tra le quali quella con Pentastudio che ha dato vita al progetto Smart Building Roadshow, che dopo aver viaggiato in 5 città italiane - Palermo, Bari, Roma, Milano e Rovereto - coinvolgendo gli esponenti Regionali di ALA, ha organizzato un convegno sul tema alla Fiera di Milano nello scorso ottobre.
ALA ha anche partecipato in presenza alle Fiere di settore: Viscom Milano, Smart Building Expo, SAIE Bari e a cicli di conferenze, quali Maggio dell'Architettura a Napoli, Caledoscopio a Genova, Relazionésimo a Vicenza.
Ha aperto il dialogo e instaurato nuove media partnership, oltre alle molte iniziate in passato e tuttora attive citate sul nostro sito, con ulteriori importanti riviste di settore, quali Paysage, IoArch e Architectural Review.

Anche quest'anno abbiamo organizzato con successo il Roadshow della XII edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza d'Architettura, sempre in collaborazione con Confprofessioni e Fondazione Inarcassa.
Ancora una volta si è chiaramente affermata l'autorevolezza della manifestazione, che ha ripreso dopo il COVID le esposizioni all'estero, dove è stata ospitata presso la Fondazione Miralles Tagliabue a Barcellona e presso il Consolato Italiano di San Francisco CA, in collaborazione con l'AIA. In Italia per la prima volta è stato organizzato un tour che coinvolge tutti i capoluoghi di un'intera regione, la Calabria, con ben cinque tappe in successione a Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catanzaro e Crotone.
La mostra della XII edizione continuerà ad essere esposta nei primi mesi del 2024 a Detroit, presso la Kresge Foundation e a Roma il 17 gennaio, presso la Casa dell'Architettura, mentre contemporaneamente si concluderà il percorso calabrese a Crotone e a Catanzaro, probabilmente con altre due appendici presso le due Università della Calabria.
Il calendario dei prossimi mesi verrà pubblicato sulla nostra pagina ufficiale Roadshow, che v'invitiamo a visitare e a diffondere.
Nel 2023 abbiamo anche lanciato la V° edizione del Dedalo Minosse Cinema a Barcellona, evento che ha preceduto la manifestazione principale, tenutasi all'Hotel Excelsior del Lido, durante la 80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, con la presentazione del progetto City Carpet di Giorgio Scianca. La manifestazione è sostenuta da Confprofessioni.

Quest'anno l'Assemblea generale di ALA, in seduta congiunta con il Consiglio Nazionale si è riunita il 17 Novembre, presso Fiera Milano.
È stata un'occasione preziosa per ritrovarsi in presenza, per condividere il lavoro svolto e per definire gli obbiettivi da perseguire nel prossimo anno.
Tra le più importanti decisioni assunte vi è il cambio di statuto di ALA, che evidenzia l'intenzione di coinvolgere sempre più gli ingegneri all'interno dell'Associazione. ALA è così diventata ufficialmente da ottobre ALA - Architetti e Ingegneri, per sottolineare anche nella ragione sociale, l'assoluta pariteticità delle due professioni al proprio interno.
Ma abbiamo svolto anche molte altre attività, che vedrete sintetizzate nel video che potrete ritrovare al link: www.assoarchitetti.it/doc4114.php

Siamo grati alla Giunta, al Consiglio Nazionale, alle Sezioni Regionali e a tutti i soci attivi, che hanno dedicato il loro tempo e la loro passione, ma anche a tutti i nostri sostenitori e media partners, che ci consentono di svolgere e di rendere visibili le numerose attività nelle quali siamo impegnati. Senza di loro ALA non avrebbe mai potuto divenire la realtà che la contraddistingue da tempo, in Italia e all'estero.

È quindi con rinnovata fiducia che affrontiamo il prossimo anno, con la quale v'invitiamo ad accrescere la vostra partecipazione e ad offrire i vostri suggerimenti, per rendere ALA sempre più visibile e accreditata, nell'interesse delle nostre professioni d'architetto e ingegnere.
Per semplificare l'iscrizione, che è indispensabile per la vita di ALA, abbiamo mantenuto PayPal come mezzo preferenziale per il versamento delle quote, che è molto facile al link: www.assoarchitetti.it/socio.php

Per concludere, inviamo un affettuoso saluto e un caloroso augurio di Buone Feste e di un Anno Nuovo ricco di salute e prosperità, a tutti voi, alle vostre famiglie e ai collaboratori dei vostri studi.

Roma, 11 dicembre 2023.

Bruno Gabbiani, presidente
Roberta Baccolini, segretario generale

Guarda il video dell'attività di ALA