Klimahouse 2023: il futuro, oggi. L'architettura sostenibile è finalmente accessibile

Klimahouse, che in quest'ultima edizione ha registrato un boom di presenze, cambia le carte in tavola, proponendo una nuova visione del mondo dell'architettura sostenibile.

Il gruppo ALA Giovani, incaricato da ALA Assoarchitetti di presidiare le fiere di settore, ci racconta le principali novità del panorama dell'edilizia passiva-naturale, di cui Klimahouse è l'evento italiano di maggior rilievo.

La sostenibilità degli espositori della fiera, dal punto di vista tecnico, è come sempre quello che ci si aspetta dal Klimahouse: tecnologie all'avanguardia che sanno confrontarsi con clima, ambiente ed energia. L'edizione di quest'anno tuttavia presenta alcune interessanti novità su altri frangenti: knowledge transfer per gli specialisti, engagement degli utenti finali e una serie di premi per le realizzazioni più virtuose.

Al fine di trasmettere ai progettisti la cultura progettuale near zero emission building, la fiera ha messo a disposizione una ricca offerta formativa. Le conferenze, differenziate per tipologia e peculiarità tecnologiche, metodologiche, gestionali e procedurali delle costruzioni passive, sono state tenute da top speaker del settore; attraverso casi studio esemplari nel territorio italiano, i relatori hanno messo a disposizione le loro conoscenze per sviscerare le principali novità relative a involucri e sistemi a secco nell'edilizia in legno.

Al centro della fiera, in questa edizione, è stato posto chi la casa la andrà ad abitare. Sia l'organizzazione dell'evento che gli espositori, infatti, hanno saputo cogliere l'importanza di trasmettere la cultura tecnica e architettonica contemporanea al pubblico "non tecnico". Coinvolgere il cliente finale nel processo di costruzione, risulta infatti fondamentale per individuare le sue reali necessità/possibilità e declinarle in una realizzazione che sia espressione di sostenibilità tanto ambientale quanto economica, capace di confrontarsi con il nuovo frangente socio-economico di buona parte dell'utenza nazionale. Attraverso una capillare informazione su bonus fiscali, illustrazione dei pro e contro delle varie tecniche e forme dell'abitare, il pubblico "non tecnico" è stato così messo nella condizione di valutare il tipo di intervento che più risponde alle proprie esigenze.

I premi di questa edizione, mostrano una particolare attenzione alla nuova cultura progettuale nata e cresciuta in seno delle agende globali sul clima e l'ambiente, valorizzando e portando al centro del dibattito gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell'ONU.
La giuria del Klimahouse Prize, presieduta dal Professor Niccolò Aste del Politecnico di Milano, ha assegnato i premi alle migliori realtà candidate nelle categorie di Innovation, Circle, Market Performance e Startup.
La giuria del Wood Architecture Prize invece - il primo premio nazionale per l'architettura in legno, istituito da Fiera Bolzano in collaborazione con il Politecnico di Torino e lo Iuav di Venezia - ha utilizzato diversi parametri di valutazione: l'utilizzo sostenibile delle risorse, il ricorso a tecniche di costruzione environmental friendly, l'adozione di nuove tecnologie capaci di coniugare efficienza energetica e comfort abitativo.

La fiera di quest'anno, con questa nuova postura vocata all'accessibilità di offerta e conoscenza, ha saputo quindi costituirsi come un momento di incontro e confronto per tutti gli attori - dal progettista al cliente, passando per l'impresa e il mondo della ricerca - che gravitano attorno al mondo della casa passiva.

Arch. Beatrice Scarparo,
Gruppo ALA Giovani